giovedì 14 giugno 2012

Conferenza stampa: nuovo ospedale


Martedì mattina, alle 12, si è svolta una conferenza stampa alla libreria Lo Spazio; presenti il Movimento Civico Ecologista “Per un'altra Pistoia”, il Movimento 5 Stelle e le rappresentanze locali di WWF e Legambiente.
Anche alla luce degli arresti di questi giorni per corruzione, concussione e turbativa d'asta di esponenti dell'Ufficio tecnico comunale – i quali hanno avuto un ruolo anche nell'iter autorizzativo del nuovo ospedale –, dell'arresto di Scarafuggi, dell'ammanco (pare di 20 mln €) all'ASL di PT ed a quello di 280 mln € dell'ASL di Massa, crediamo che la conferenza stampa possa essere servita, sopratutto, a chiedere che la Procura della Repubblica metta finalmente sotto osservazione tutto l'iter burocratico dei 4 ospedali toscani: nello specifico, le forzature regolamentari e normative della localizzazione dell'ospedale al Campo di volo sono state anche confermate dalla bocciatura della Commissione edilizia del progetto di variante alla viabilità nella zona.

Altro quesito sollevato è quello che riguarda le voci, smentite dal nuovo Direttore dell'ASL, di cedimenti strutturali dell'ospedale.

Parallelamente troviamo le conseguenze devastanti sul territorio del progetto, voluto a tutti i costi dal governatore Rossi, della terza corsia dell'A11 che comporterà un ulteriore peggioramento del clima acustico della zona dell'ospedale e costringerà, per porvi rimedio, a costruire ulteriori barriere fonoassorbenti sul lato sud del nosocomio che si troverà, in questo modo, all'interno di un catino formato da colline di terra.
Si stanno concretizzando i timori che avevamo, inutilmente, esposti alle varie Amministrazioni interessate, in primis Sovrintendenza e Comune: avremo un ospedale in un ambiente reso forzatamente idoneo a spese di pesanti interventi urbanistici, infrastrutturali, di mitigazione acustica e di altro genere che costerà chissà quanto in più rispetto alle previsioni. Solo la Variante alla viabilità costerà circa 5 mln di €, variante che peggiorerà ancora le condizioni di impatto acustico.

Ancora, non saranno mai abbastanza le critiche alla volontà di costruire nuovi inceneritori (come espresso dal Piano Interprovinciale dei Rifiuti) e la centrale a cogenerazione Repower del Bottegone.
Ormai il gioco è scoperto: anche la Toscana privilegia le grandi opere per far girare tanti soldi, sempre pubblici, per soddisfare i voraci appetiti dei cannibali che ci stanno portando letteralmente alla rovina, sociale, ambientale ed economica.



Ieri (13 giugno) è uscito un articolo su “Il Tirreno” in merito alla conferenza stampa.
Il senso di quanto è stato detto è stato in parte travisato, cominciando dal titolo («Crepe nelle fondamenta del nuovo ospedale») che avrebbe dovuto essere posto come domanda. Domanda a cui il responsabile regionale delle nuove strutture ospedaliere ha risposto che «non ci sono crepe nella struttura portante», ma non ha risposto a nessuno degli altri quesiti che abbiamo posto (collinette, skyline, arboreto, ecc).



Riportiamo di seguito la smentita di Franco Matteoni, presente a nome del gruppo “Per un'altra Pistoia”:
Spettabile Redazione,
ieri ho partecipato alla conferenza stampa indetta dalle associazioni ambientaliste, dalla Lista civica “Per un'altra Pistoia” e dal Movimento 5 Stelle. Trovo sul giornale di oggi che io avrei fatto le  seguenti affermazioni: «ci sono delle crepe nelle fondazioni, il calcolo del sottosuolo è completamente sbagliato». Quest'ultima frase, poi, è talmente sgangherata che mi chiedo chi possa averla pronunciata, non certo io che sono un ingegnere. Chiedo, pertanto, a norma di legge, di pubblicare che smentisco categoricamente di aver pronunciato quelle frasi, dato che, non mi sarei mai neppure sognato di criticare un progetto che non conosco; qualcun altro dei presenti ha chiesto che venga chiarito se ci sono dei cedimenti strutturali;
Io ho detto quanto segue:
1- che tutto l'iter autorizzativo del nuovo ospedale è stato opaco e pieno di forzature delle Norme;
2- che stanno venendo al pettine tutte le criticità dell'area che le Associazioni ambientaliste, il partito dei Verdi ed il Comitato dei cittadini hanno inutilmente a suo tempo denunciato;
3- che la nuova soluzione della viabilità peggiora ulteriormente il clima acustico del nuovo ospedale (sopraelevando il flusso del traffico di circa 5 m rispetto alla quota attuale);
4- che se venisse realizzata la terza corsia autostradale l'ospedale si troverebbe all'interno di un catino di barriere fonoassorbenti;
5- che si auspica che la Magistratura indaghi anche sulla vicenda dei 4 ospedali, visto lo scandalo dei buchi dell'ASL di Massa e, si dice, anche di Pistoia.
Confido che la presente smentita sia pubblicata al più presto e con evidenza paragonabile all'articolo cui mi sono riferito. Grazie per l'attenzione.
Ing. Franco Matteoni

martedì 12 giugno 2012

Comunicato stampa: il Parco che non c'è


Bosco in Città (il “Parco che non c’è”): caso emblematico di cattiva amministrazione della città.
La nuova Giunta si assuma impegni precisi per il risanamento del Torrente Brusigliano e la sistemazione a verde pubblico di quest’area.

il Parco che non c'è
Ha avuto successo la festa nel “parco che non c’è” (cioè nell’area Ex Vivaio Martino Bianchi, presso via Nazario Sauro) organizzata dal Movimento Civico Ecologista “Per un’altra Pistoia”.
Abbiamo organizzato questo evento non solo per trascorrere un piacevole pomeriggio con i cittadini che ci hanno sostenuto in occasione delle ultime elezioni amministrative, ma anche per denunciare un caso davvero emblematico di cattiva amministrazione della città e per indicare alla nuova giunta del Comune di Pistoia una ineludibile questione da risolvere.

chiare, fresche e dolci acque del Brusigliano
Nell’agosto di 12 anni fa i due principali quotidiani di Pistoia ci informavano che il comune aveva dato il via libera alla costruzione di 60 nuovi alloggi (6000 mq di superficie) nell’area Ex vivaio Martino Bianchi in cambio di quattro ettari di superficie da destinare a parco pubblico.

comincia ad arrivare gente
La stampa ci informava che i lavori si sarebbero dovuti protrarre per 3 anni, ma che già nel 2003 il nuovo parco sarebbe stato a disposizione dei cittadini. In effetti le palazzine sono state realizzate nei tempi previsti, ma a distanza di così tanto tempo la residua area verde versa in uno stato di totale abbandono, in quanto la società che ha edificato non ha mantenuto gli impegni assunti, né il Comune si è premurato di far rispettare quegli impegni. Nel frattempo una parte del “parco annunciato” è stata sacrificata per la costruzione di una inutile strada che corre lungo la ferrovia!

lettura di poesie “ecologiste e civiche”
musica quasi improvvisata
Ma i problemi di quest’area non finiscono qui: in essa infatti vengono alla luce le acque insalubri e maleodoranti del torrente Brusigliano, nel quale affluiscono direttamente gli scarichi non depurati di un’ampia parte del settore ovest della città.

musica improvvisata
Come abbiamo sottolineato durante la campagna elettorale, le problematiche della depurazione e del verde urbano, che in questo caso si intersecano, sono centrali per migliorare la qualità della vita nella nostra città. Per questo chiediamo alla nuova amministrazione comunale impegni concreti per il risanamento del Torrente Brusigliano, mediante il completamento della rete fognaria e della depurazione, e per la sistemazione a parco pubblico dell’area Ex vivaio Martino Bianchi.


Pistoia, 11 giugno 2012



giovedì 7 giugno 2012

Intimidazioni

Esprimiamo la nostra più completa solidarietà a Cristian, segretario della sezione Pistoia-Prato del Partito dei Carc e candidato con la nostra lista alle passate elezioni, diventato bersaglio perché impegnato per costruire un mondo migliore. È triste pensare che ci siano persone che preferiscono imbrattare i muri piuttosto che cercare soluzioni. Triste e preoccupante.

Alleghiamo il link dove è possibile leggere il comunicato dei C.A.R.C. in merito alle scritte intimidatorie che Cristian ha trovato sui muri nei pressi della propria abitazione.


Pomeriggio festoso

Approfittiamo, a un mese dalle elezioni, per ringraziare tutte quelle persone che hanno voluto darci fiducia, con il loro voto, con il loro sostegno, con il confronto che hanno stimolato e, perché no, anche con le critiche che ci hanno mosso. E quale posto migliore del Bosco in Città per festeggiare, un'area che racchiude le incongruenze e le mancanze delle passate amministrazioni?



Si tratta di una zona che doveva diventare verde pubblico molti anni fa, come compensazione della lottizzazione “Bosco in Città”, ma l'accordo con la Pubblica Amministrazione sembra essersi arenato.
D'altra parte, nulla è stato fatto neanche per migliorare le condizioni igieniche del Brusigliano, che raccoglie gli scarichi non depurati di un'ampia area della città.
A questo è da aggiungere che la società che era proprietaria del fondo sostiene di averlo ceduto al Comune, mentre all'Ufficio del Verde il passaggio risulta non concluso (e quindi chi è responsabile?).

Oltre all'aspetto ludico, speriamo quindi di riuscire a mettere un accento su una situazione (una delle tante) che dovrà essere affrontata e risolta dalla nuova Amministrazione, cui sinceramente auguriamo un buon lavoro.


Lettera aperta ai Sindaci sui rifiuti

Raccolta differenziata per meglio incenerire o per ridurre i rifiuti e recuperare i materiali?

Dopo essere stato adottato dai Consigli Provinciali di Firenze, Prato e Pistoia, il Piano Interprovinciale dei Rifiuti dell’ATO Toscana Centro è in procinto di ricevere il via libera definitivo.
Questo nonostante le numerose critiche, derivanti dal fatto che un grande sforzo è previsto in direzione dell'incenerimento, con le conseguenti ricadute sulla salute pubblica (numerosi studi mostrano come nei dintorni degli impianti di incenerimento sia più elevata la diffusione delle patologie tumorali) e la distruzione di materiali che potrebbero invece essere utilizzati come risorsa.

Per questo abbiamo voluto mandare una lettera aperta ai sindaci della nostra Provincia.

I neo-eletti Sindaci di Pistoia, Quarrata e Serravalle Pistoiese hanno raccolto consensi sulla base di un indirizzo gestionale radicalmente diverso da quello del Piano Interprovinciale:

“l'amministrazione comunale potrà incentivare il mercato dei prodotti riciclati”, “trasformando il rifiuto in una risorsa” (BERTINELLI) con la “realizzazione dell'impiantistica necessaria a completare una filiera virtuosa dell'area metropolitana” (MAZZANTI), giungendo così al “superamento delle pratiche di incenerimento dei rifiuti” (MUNGAI).

Chiediamo pertanto ai Sindaci della Provincia di Pistoia che si esprimano in maniera chiara:


sulla necessità di riconsiderare radicalmente il Piano Interprovinciale di Smaltimento Rifiuti;


sulla necessità di far valere il principio di precauzione in ordine alle conseguenze della dissipazione nell’aria di enormi quantità di polveri ultrasottili, e di individuare una data certa per la chiusura dell’inceneritore di Montale.



Per chi volesse leggere il testo nella sua interezza, riportiamo il link di riferimento: