venerdì 27 settembre 2013

Istigazione a delinquere


Alberto Perino, comunemente citato dai media come «leader storico dei NO TAV» per quanto non esistano leader nel movimento, ha subito la perquisizione della sua abitazione in quanto accusato dalla procura di Torino di istigazione a delinquere.


Tempo addietro eravamo a Chiomonte, di notte, a presidiare l'area dove poi è sorto il cantiere.
Alcuni ragazzi, alla notizia che stava arrivando una colonna di mezzi della Polizia, avevano cominciato a raccogliere pietre nei caschi, ma Alberto e altri li fermarono: «Che fate? Ma siete imbecilli?». I ragazzi buttarono le pietre.
La mattina, rientrando a casa, parlavamo lui e io; mi diceva: «Questo è il nostro problema: quei ragazzi non hanno ancora capito che se ci dovesse essere un contatto con le forze dell'ordine noi non dobbiamo attaccare, altrimenti passiamo dalla parte del torto. Noi le dobbiamo prendere e basta.»

Istigazione a delinquere?

Boccaccio 2013 – la fine


Due righe sulla conclusione della vicenda (l'articolo completo dal quale ho estratto un sunto può essere visionato qui: http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/2013/09/21/news/interviene-il-colle-e-il-sindaco-di-certaldo-cambia-i-manifesti-1.7778799).

 – La Presidenza della Repubblica ha chiesto di eliminare la dicitura "Alto Patronato", in quanto «Non può essere consentito che la massima adesione presidenziale sia associata ad un’immagine suscettibile di urtare la sensibilità di cittadini e cittadine».

 – Loretta Lazzeri, presidente della commissione pari opportunità della Provincia di Firenze: «Il corpo delle donne non può essere preso a pretesto per iniziative di promozione, qualsiasi esse siano. Dispiace che per celebrare un’iniziativa di carattere culturale si sia fatto ricorso all'ennesimo sfruttamento dell'immagine della donna».

 – Emilio Pampaloni dell'associazione Polis, che gestisce il Centro giovani "I Macelli" di Certaldo (creatore del concept "Boccaccesco 700 - arte urbana", che ha prodotto le immagini finite sui manifesti): «Le immagini non sono pubblicità, ma delle opere d'arte che sono esposte sui muri delle strade. "Boccaccesco 700 - arte urbana" non promuove alcunché, è esso stesso un evento culturale».


Ho scritto personalmente al Pampaloni facendogli notare che sui manifesti c'era proprio scritto: «Boccaccio 1313-2013 un anno di eventi in Toscana», ovvero promozione di tutti gli eventi dell'anno.
Non mi ha risposto.

Enrico Guastini

venerdì 20 settembre 2013

Boccaccio 2013 – prima risposta


La prima risposta alla richiesta di chiarimenti è giunta dall'ufficio stampa del Comune di Certaldo


Gentile Consigliere Guastini,
confidando che i destinatari della sua presente le vorranno rispondere, ritengo comunque importante segnalarle l'esistenza di un "progetto artistico" vero e proprio che sta a monte dell'immagine in questione.
Progetto che, nella sua completezza e organicità, abbiamo notato era del tutto ignorato o travisato dalle recenti critiche comparse su blog e social network
La invitiamo quindi a leggere http://www.boccaccio2013.it/it/arte/205-arte-urbana-il-ninfale-fiesolano-concept per il manifesto in questione, a sfogliare http://www.boccaccio2013.it/it/arte per visionare il progetto in progress, e le allego il comunicato diffuso ieri a questo proposito dalla Associazione Polis.
Cordiali
Filippo Belli
Ufficio Stampa


Questa la risposta:


Gentile Belli,
per prima cosa tengo a precisare di non essere consigliere.
Ovviamente il "progetto artistico" lo avevamo visto e ne avevamo letto e valutato le motivazioni; anche se blog e social network ignorano e travisano, da questo punto di vista le posso assicurare che ci eravamo informati. Avrà certo notato che nella lettera non abbiamo rivolto critiche al progetto o agli artisti; però, se è da rispettare la loro libertà di espressione, è da rispettare anche la libertà di espressione di chi reputa brutto, squallido o persino offensivo il loro lavoro.
Ci terrei a far notare anche che il bollino ARTE non è sufficiente a definire come valida una qualsiasi iniziativa; questo rischierebbe di diventare un modo per aggirare ogni proposito morale o legale: se qualcuno giudicasse "artistici" i lager nazisti, questi diventerebbero una cosa di cui andare orgogliosi?
Per tornare alla lettera, non le sarà certo sfuggito che era indirizzata alle istituzioni.
Proprio le istituzioni, infatti, dovrebbero andare oltre al semplice "mi piace" o "non mi piace", cercando di promuovere ciò che è utile all'interesse generale.
Nello specifico, la Presidenza della Repubblica e la Commissione regionale Pari Opportunità si erano spese contro l'utilizzo del corpo femminile come specchietto per le allodole, come esca per portare l'attenzione su un prodotto (fisico o culturale fa poca differenza).
Un tale utilizzo veniva considerato sottocultura, lesivo della dignità della donna e preambolo di molestie e violenze.
Oggi la Presidenza della Repubblica e la Regione contraddicono con i fatti le parole dette (e, per colmo, si tratta esattamente delle stesse persone fisiche che ricoprono le stesse cariche).
A loro chiediamo di spiegarsi.

Cordialmente
Enrico Guastini

giovedì 19 settembre 2013

Boccaccio 2013


alla C.A. di:
Giorgio Napolitano – Presidente della Repubblica
Rossella Pettinati – Presidente Commissione Pari Opportunità Regione Toscana

per conoscenza:
Ufficio di Presidenza Regione Toscana
Cristina Scaletti – Assessore alla Cultura Regione Toscana
Daniela Lastri – consigliere Regione Toscana
Mauro Romanelli – consigliere Regione Toscana
Stefano Zamponi - Presidente Ente Nazionale Giovanni Boccaccio
Comune di Certaldo



Nel 2010 il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano diceva:
“È evidente che la comunicazione di un’immagine della donna che risponda a funzioni ornamentali o che venga offerta come bene di consumo offende profondamente la dignità delle donne italiane. Non solo: questo stile di comunicazione nei media, nelle pubblicità, nel dibattito pubblico può offrire un contesto favorevole dove attecchiscono molestie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e propri atti di violenza anche da parte di giovanissimi.”

Nel 2012 la Regione Toscana promuoveva un incontro dal titolo: "Il corpo femminile nella pubblicità: tra uso e abuso, il limite è nelle regole".
In tale occasione Rossella Pettinati, Presidente Commissione regionale Pari Opportunità, sosteneva:
“Il dominio culturale di media non attenti alla dignità delle donne contribuisce pericolosamente a creare uno stereotipo di donna lontana dalla realtà, una immagine del femminile che, spacciata per spregiudicata e libera, offende il principio elementare del rispetto e nasconde la crescita professionale, civile e culturale delle donne. [...] Abbiamo bisogno di nuove immagini che ci rappresentino nella nostra normalità di donne che studiano, lavorano, ...” 

A entrambi i presidenti (Napolitano e Pettinati) chiediamo conto dei manifesti pubblicitari che,  con l'organizzazione della Regione Toscana e sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, promuovono gli eventi in occasione del 7° centenario della nascita di Giovanni Boccaccio.
Quei manifesti, per chiarirsi, che vedono corpi femminili che ben poco hanno di boccaccesco utilizzati per “rivitalizzare” un evento letterario che forse ha avuto poco seguito.