mercoledì 20 agosto 2014

L'Italia sarà una repubblica oligarchica


Nel 2006 la campagna per le prime primarie del PD era pubblicizzata da manifesti con la scritta “Sono democratico perciò decido io”. Io cercai di capire se l'ossimoro fosse ignoranza o un tentativo di travisare il significato della parola democratico.
Oggi che è realizzato quel “decido io”, sento che non sbagliavo a pensare a un travisamento (come qualcuno mi confermò in quei giorni).

L'Italia, recita la Costituzione nel suo primo articolo, è una “repubblica democratica”.
Il Partito Democratico questa qualità ce l'ha nel nome.

Guardando alla riforma del Senato però io vedo che soltanto una élite di persone (consiglieri regionali) avrà facoltà di eleggere i senatori.
Stessa cosa dicasi per le Province, dove saranno solo i consiglieri comunali ad esprimersi, un'altra élite.

Ora, se le riforme non interesseranno anche il vocabolario, qui stiamo puntando verso un sistema oligarchico, dove alcuni gruppi di persone defraudano del diritto di voto i cittadini. Il suffragio universale ottenuto nel 1946 viene di fatto preso a picconate e si torna ad un suffragio ristretto, non più basato sul censo o sul sesso, ma sulla posizione politica.
I partiti, decidendo i nomi da mettere nelle liste elettorali, decidono di conseguenza chi ha il diritto di voto.

Mi piacerebbe un parere da parte degli elettori/simpatizzanti PD, perché veramente non riesco a capire come una persona di senno e democratica possa accettare questi sviluppi.


Enrico Guastini



P.S. – per chi non ricordasse, allego l'immagine di uno dei manifesti del 2006