lunedì 12 maggio 2014

Lista Tsipras e visibilità

Lettera aperta alla sig.ra Paola Bacchiddu
responsabile del gruppo comunicazione della lista «L’Altra Europa con Tsipras»
venerdì 9 maggio 2014
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Immagino saranno migliaia i messaggi arrivati, quindi se il mio dovesse sfuggire lo capirei.

Sono una di quelle persone che fin dalla prima proposta della creazione di una lista con Tsipras hanno creduto di vedere una possibilità di politica diversa; un respiro più europeo e nuovo per una lista di nuova concezione. Forse questa speranza era fomentata soprattutto dalla sfiducia nel resto del panorama politico (con una eccezione per i 5stelle, che però vedo più locali che Europei – mea culpa).

In questi giorni la mia fiducia vacilla.
“È iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo.”
Io però (e molti come me) sono anni che lotto per evitare una banalizzazione della politica, una riduzione all'immagine. Quando nel 2012 fui candidato come sindaco di Pistoia su nessun manifesto elettorale c'era la mia faccia, ma erano rappresentati i temi del nostro programma, perché di quelli si doveva parlare. Essendosi lei posta di spalle, era inevitabile che il tema del contendere sarebbe diventato un altro.

Non si aspettava aspre critiche dal PD? Mi scusi, ma questa affermazione mi fa sorridere, e provo a illustrarle il perché con un sillogismo:

• abbiamo passato anni a criticare la strumentalizzazione del corpo femminile (dalla pubblicità alla politica)
• il PD oggi usa come slogan le frasi coniate dalla “società civile” (dal «basta casta» al «basta professori»)
• il PD usa come slogan la critica alla strumentalizzazione del corpo femminile

Non mi fraintenda, io capisco che la sua volesse essere una provocazione, anche solo “dedicata agli amici di Facebook” – benché FB sia una bacheca mondiale, e nulla di ciò che vi si trova resta privato; diciamo che da una responsabile della comunicazione mi sarei aspettato un po' meno di leggerezza, di ingenuità (siamo in campagna elettorale, dove ogni briciola diventa un macigno).

Mi è poi capitato ieri sera di sentire Matrix (stavo lavorando, con un orecchio teso alla tv, potrei essermi perso qualcosa), e temo di dover muovere una ulteriore critica.
Mi è parso che il tema fondamentale, come era da aspettarsi, fosse il suo fondoschiena.
Quello che avrei voluto sentire era il programma della lista Tsipras.
Mi spiego: lei, ottenuta visibilità con la foto contestata, non avrebbe dovuto cercare di giustificare tale scelta di fronte alle telecamere, ma illustrare i motivi per cui Tsipras rappresenta una possibilità.
Le chiedono se si è sentita offesa? Lei risponde con il programma della lista.
La incalzano con i vari “zoccoletta” e “chiappetta rossa”? Lei risponde ancora con il programma.
La paragonano ad altre “ragazze immagine” della politica? Ancora il programma.

In questa maniera lei avrebbe potuto marcare una distanza enorme tra chi fa “informazione” solo se vede un emisfero roseo e chi invece sostiene un progetto politico. Avrebbe potuto ridicolizzare direttori di giornali e mostrare la pochezza di politici. Avrebbe potuto dimostrare con i fatti prima che con le parole che la sua era una mera provocazione alla quale tutti hanno tristemente abboccato.

Capisco che trovandosi ad essere l'oggetto del contendere non sia così facile pensare lucidamente ad una strategia di “attacco gentile”, ma temo che abbia sprecato un'opportunità meravigliosa.
E parallelamente oggi si parla più del bikini che della lista, con grande sdegno di potenziali elettori che si sono sentiti tirati dentro alla solita politica fatta di ammiccamenti prima che di proposte.

Cordiali saluti.

Enrico Guastini

2 commenti:

  1. Riporto le risposte ottenute da Paola Bacchiddu:

    "Io ho solo fatto il mio lavoro, rendendo il nome della lista visibile, quando neppure sapevano della nostra esistenza. Era il politico che doveva riportare i temi sulla lista. Non posso fare tutto io

    Ps: non ho giustificato niente ma spiegato, dato che non c'era neanche un comunicato ufficiale della lista e non per colpa mia."

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  2. ...e la mia risposta:

    "Chiedo scusa, Paola, ma non capisco.
    Chi, se non il responsabile della comunicazione, dovrebbe occuparsi dei comunicati?
    E perché dovrebbero esserci comunicati ufficiali se l'iniziativa non era stata concordata con la lista e anzi era “dedicata agli amici di Facebook”?
    E ultima domanda: in quanti hanno conosciuto la lista come realtà politica seria grazie a questa iniziativa? I sondaggi non rilevano nulla.

    http://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2014/05/sondaggi-elezioni-europee-8-maggio.jpg"

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