venerdì 31 maggio 2013

Bosco in Città: ...?


Da oltre dieci anni la città aspetta che venga resa disponibile a famiglie, bambini, anziani l’area a sud di via Nazario Sauro denominata

BOSCO IN CITTÀ

sappiamo che ancora non c’è stato il passaggio di proprietà dalla società Elaya al Comune

constatiamo che la situazione dell’area è quella di un bosco a baccano impraticabile

 sappiamo che l’Amministrazione deve far fronte ad un contratto capestro oneroso


— constatiamo che non arrivano notizie di sviluppi

— sappiamo che il Brusigliano è una fogna a cielo aperto che raccoglie gli scarichi di

Pistoia ovest e che doveva essere risanato per salvaguardare il nuovo ospedale

— constatiamo che niente è stato fatto in merito e che la prossima estate allieterà ancora gli abitanti della zona con odori nauseanti

— sappiamo che è prevista la costruzione di una cassa di espansione nel Bosco in Città per salvare l’ospedale dalle piene del Brusigliano

— constatiamo che è un’ottima trovata per dimostrare ai Pistoiesi come valorizzare i liquami

— sappiamo che fognature e depurazione rappresentano il 33% della bolletta Publiacqua


— constatiamo che se il servizio manca devono essere restituiti i soldi non dovuti


Un anno fa chiedevamo le stesse cose e ci fu risposto di dare il tempo

all’Amministrazione di fare i passi necessari



Al Sindaco di Pistoia chiediamo
precise risposte sul futuro Parco e sul Brusigliano


mercoledì 22 maggio 2013

Politica privata?


Art. 49 – Costituzione della Repubblica Italiana

«Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.»


Secondo Anna Finocchiaro, Luigi Enrico Zanda, Nicola Latorre, Felice Casson e Carlo Pegorer questo significherebbe che soltanto i partiti definiti da una personalità giuridica hanno diritto a fare politica:

«L'acquisizione della personalità giuridica e la publicazione dello statuto nella Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'articolo 8 costituiscono condizione per poter partecipare alle competizioni ufficiali»
– art. 6, c. 1, DDL 22 marzo 2013 n. 260


Il senso dell'articolo 49 è a mio avviso differente: a nessuno può essere negata la possibilità di incidere sulla politica entrando a far parte di un partito.
La differenza è abissale, soprattuto nella concezione di democraticità.
Mentre la prima interpretazione cerca di mettere le briglie alla partecipazione politica, la seconda tende ad eliminare i rischi di marginalizzazione di questo o quel cittadino. Anche guardando all'impostazione della Carta Costituzionale vedrei questa seconda interpretazione più in linea con gli intenti dei Padri Costituenti.


Leggo una dichiarazione di Zanda:
«Sono stupito, mi sembra una polemica del tutto strumentale», dice il presidente dei senatori democratici, perché si tratta di un testo «che ho sottoscritto per migliorare l'ordinamento, non per punire questo o quel partito o per far danno a qualcuno. [...]»

Anch'io sono stupito: in che Paese vive Zanda? Non ha fatto caso a quante liste civiche si sono presentate (soprattutto ultimamente) alle elezioni da 40 anni a questa parte?
Nella sola Pistoia delle amministrative 2012 un simile provvedimento avrebbe visto l'eliminazione dalla competizione elettorale di 8 gruppi su 17, rappresentanza del 30% dei votanti, 9 consiglieri.
Questo nel nome della democrazia?

È dalla nascita del PD che chiedo quale concetto abbiano di “democrazia”, fino da quelle prime primarie pubblicizzate con l'ossimoro «Sono democratico PERCIÒ decido io».
Una sola risposta diretta, datata 2007: «Qualcuno cerca di travisare il significato della parola».
Purtroppo, tante sono le conferme indirette.


Altre dichiarazioni (Alessandra Moretti, Paolo Guerrieri, la stessa Finocchiaro) sostengono che la norma servirebbe a dare trasparenza ai partiti, a favorirne la democrazia interna.
Tali argomentazioni esulano dalla critica:

si vuole impedire che singoli cittadini facciano politica dall'esterno di un apparato.

PERCHÉ?

domenica 19 maggio 2013

“Vita Indipendente”


sabato 8 giugno

presso la

Fabbrica delle Emozioni

dalle ore 10 alle 13

il Centro Studi e Documentazione sull'Handicap promuove


“Vita Indipendente”


convegno / tavola rotonda sulle prospettive future del servizio
con la partecipazione dei rappresentanti degli Enti locali


l'invito a partecipare è rivolto a tutti

COMUNICATO STAMPA – Movimento NO TAV


Tre giorni continui di attacchi mediatici e politici alla Valle di Susa e al movimento no tav. Proviamo per punti a raccontare la cruda realtà:

- L'azione di lunedì notte non è stata rivendicata, le uniche notizie che rimbalzano sui giornali arrivano direttamente dalla questura e dall'interno del cantiere.

- La realtà è che non ci sono stati feriti e l'atta...cco è avvenuto alle cose e non alle persone. Un compressore annerito è l'unico "ferito". Un po' poco per giustificare un "tentato omicidio" a meno che anche il compressore sia considerato un operaio del cantiere.

- Quando il ministro degli interni Alfano, seguito dal solito coro bipartisan, parla "di atto terroristico e "ricerca del morto" o non sa di cosa parla o lo sa benissimo e falsifica deliberatamente i fatti reali, usando lui sì, toni terroristici.

-Noi temiamo che qualche povero cristo ci lascerà davvero le penne immolato sull'altare della "ragion di stato" e non per mano dei NO TAV, ma per cancellare i NO TAV dalla Storia e tutto questo ricorda maledettamente la "strategia della tensione" degli anni '70 e 80.

- Ribadiamo che il tagliare le reti e il colpire macchinari sono azioni non violente. 

- Il giorno dopo l'azione il piccolo presido no tav a ridosso delle reti è stato completamente devastato (da chi? visto che lì o ci sono i no tav o le forze dell'ordine?)... ma nessuno chiaramente ne parla...

- Ci chiediamo dove siano stati i ministri in questione che oggi sputano dure sentenze, quando le forze dell'ordine picchiavano e lanciavano lacrimogeni contro manifestanti inermi.

- Ci chiediamo dove fosse lo Stato quando la polizia compì un tentato omicidio durante lo sgombero della baita Clarea nel febbraio 2012, senza neanche fermare i lavori.

- Denunciamo come pretestuosa e intimidatoria la richiesta del senatore Stefano Espositodi procedere contro il giornalista Fabrizio Salmoni per “Istigazione a delinquere e minacce”, per il suo articolo “C’è lavoratore e lavoratore: per esempio ci sono i crumiri”, ampiamente ripresa dai giornali e TV, mistificando il reale contenuto dell’articolo.

- Il ministro degli interni dovrebbe preoccuparsi delle ditte che lavorano all'interno del cantiere: l'altro ieri è arrivata la Pato Perforazioni di Rovigo: ditta a cui il 13 marzo è stata tolta la certificazione antimafia e guarda caso adesso lavora al cantiere della Maddalena aggiungendosi alle già molte altre ditte che hanno subito condanne in via definitiva per bancarotta fraudolenta, tangenti..ecc ecc.

-Così facendo svendono la nostra terra ai soliti mafiosi impuniti, sono complici della distruzione irreversibile della Val Clarea e in altre porzioni della valle, infischiandosene della vita e del futuro di chi la abita.

- Se pensano di intimorirci con le loro dichiarazioni roboanti si sbagliano. Noi a Chiomonte continueremo ad andarci e inizieremo da venerdì con l' inizio della tre giorni di campeggio, che è un anticipo della lunga estate di lotta che il movimento no tav sta organizzando

16 maggio 2013
Movimento No Tav

sabato 11 maggio 2013

Kyenge a Pistoia?


«SPARARE ALLA KYENGE NON AI CC   [croce celtica] »

«KYENGE FUORI DAI COGLIONI   FN»


Dispiace, ancora una volta, che i muri diventino manifesto di stupida intolleranza.
Il consiglio di sparare a un Ministro e l'educato invito rivoltole ad andarsene mostrano un'allarmante pochezza di pensiero.
È preoccupante che i problemi connessi alla politica – soldi pubblici che spariscono, speculazioni edilizie che mangiano territorio e risorse, tagli ai servizi – vengano ridotti alla contestazione del colore della pelle.

La storia d'Italia è la storia di popolazioni che si fondono, creando insieme una cultura mediterranea sintesi di quella centro- e nord-europea, medio-orientale, nord-africana, ...
Chi si ostina a vivere in un mondo di sogno in cui domina la «pura razza italiana» (come ripetono alcuni imbarazzanti politici) forse dovrebbe veder certificata la propria incapacità di intendere, con buona pace di chi lo vota.


A questo indirizzo si possono vedere le foto delle scritte.

martedì 7 maggio 2013

Comunicato A.L.B.A. Firenze

Non siamo i soli a proporre di lavorare insieme: il nodo A.L.B.A. di Firenze fa una proposta molto simile alla nostra e lo fa con motivazioni che integrano ottimamente quelle da noi espresse.
Il comunicato:

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NE VOGLIAMO DISCUTERE?

Con il governo Letta è nato il governo Napolitano secondo: un governo politico del presidente, di larghe intese PD-PDL, in continuità con il governo Monti, frutto di un devastante mutamento di “regime politico”.
Diventa così più che mai evidente come, per il gruppo dirigente del PD, Berlusconi non sia mai stato un reale problema, mentre lo è per milioni di elettori.

Mai come oggi infatti questione democratica e questione sociale ed economica appaiono intimamente connesse, poiché è proprio la democrazia ad essere sempre più incompatibile con i diktat delle politiche liberiste europee.
Il Parlamento è messo fuori gioco sia per la crisi dei partiti, sia perché l'agenda Monti non deve subire intoppi:  Napolitano risponde al “pilota automatico” della Troika europea.
Letta, membro della Trilateral e fondatore di Vedrò, è perfetto a questo scopo, con il PD come massimo garante del quadro.
È cancellato così anche l'esito delle elezioni, che conteneva un enorme domanda di cambiamento.

Questo stato di cose è accettabile da chi in questi anni si è mobilitato contro il berlusconismo? È accettabile per chi ha difeso la Costituzione da stravolgimenti autoritari nel referendum del 2006, per chi ha lottato per i beni comuni e i diritti sia nelle piazze che con il voto referendario e amministrativo del 2011?
Le mobilitazioni di queste ultime settimane in favore della candidatura Rodotà ci suggeriscono di no. C'è un'Italia che non può più aspettare e può mobilitarsi per tenere insieme lavoro, reddito, diritti e democrazia. È l’Italia che sarà il prossimo 18 maggio a Roma alla Manifestazione promossa dalla FIOM.

La fine di questo equivoco ventennale del centrosinistra è una grande occasione da cogliere per costruire, con gli strumenti della partecipazione, un'alternativa in nome della Costituzione.


……. FACCIAMOLO INSIEME
incontriamoci in ASSEMBLEA CITTADINA
GIOVEDÌ 9 MAGGIO ORE 21
SMS RIFREDI – FIRENZE via VITTORIO EMANUELE II n.303


ALBA FIRENZE
www.soggettopoliticonuovo.it

domenica 5 maggio 2013

Comunicato ai pistoiesi


Il 23 aprile commentavamo la situazione politica nazionale con queste parole:

La Lista Civica Ecologista “Per un'altra Pistoia” si riconosce nelle parole di Ugo Mattei: il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione e la deve rispettare alla lettera.
Napolitano l'ha interpretata in maniera opinabile in più occasioni:
 • quando ha dato mandato al Governo dei tecnici nel 2011 anziché indire nuove elezioni;
 • quando ha preteso da Bersani che cercasse di costituire il Governo con garanzie di solidità non previste;
 • quando, ignorando i molteplici tentativi di elezione del Capo dello Stato che in passato hanno raggiunto numeri elevati di scrutini (23 con Leone), ha imposto la risoluzione immediata accettando un rinnovo del mandato assolutamente anomalo.
La Costituzione prevede una separazione dei poteri per evitarne l'accentramento, mentre ad oggi si intraprende (in maniera anche poco velata) la direzione di un presidenzialismo, sostenendo l'opportunità di modifiche costituzionali.
Il PD, non sostenendo la candidatura di Rodotà, ha affossato uno specchiato garante dei diritti dei cittadini e prospetta oggi un Governo con il PDL a tutela dei mercati, un Governo che di fatto esclude il gruppo maggiormente votato; il M5S e i suoi elettori non sono quindi ritenuti degni di considerazione.
Lasciano sgomenti le esternazioni dei Parlamentari che ogni giorno si stupiscono delle reazioni dei cittadini (“Mai avrei immaginato di essere contestato», «La base non l'ho sentita», ...), confermando come una «alta politica» sia del tutto sconnessa dai suoi stessi elettori.
Citando Altan:
   «Poteva andare anche peggio.»
   «No.»


A fronte degli ultimi sviluppi abbiamo creduto che fosse il caso di divulgare una richiesta di aggregazione nella speranza che sia possibile riprendere le redini di una politica che sembra impazzita:


La Lista Civica Ecologista “Per un'altra Pistoia” prende atto dei recenti sviluppi politici a livello nazionale: si configura un Governo di “larghe intese”, formula rassicurante con la quale un PD orfano di quasi 4 milioni di voti (scelte condivise?) ha teso la mano al PdL, che ne ha persi quasi 6 milioni (altre scelte condivise?), di fatto resuscitandolo e regalandogli ministeri di rilievo quali Interno e Infrastrutture; “tecnici” ed esponenti di Scelta Civica, dopo l'esperienza non esaltante del Governo Monti, ottengono altri ministeri importanti (Economia, Lavoro); al primo partito d'Italia (M5S) non spetta nulla.
La volontà popolare è stata tradita. 
Peraltro, i giornali e le televisioni decantano quasi all'unisono i pregi del nuovo governo, così come un mese fa lodavano le distanze tra PD e PdL e tre mesi fa incensavano il Governo Monti.
Stampa in funzione del potere, dove lo spazio per i fatti è sempre meno.
La prostrazione ai mercati si sente nelle parole del Presidente del Consiglio Letta: «Dobbiamo creare lavoro per far ripartire l'economia», il benessere del Paese non conta.
Inquietante il Ministro dell'Economia Saccomanni: «L'unica possibilità è ridurre la spesa pubblica», quindi scuola, sanità, servizi, ma non le grandi opere, sempre considerate “strategiche”.
Il nuovo Governo sembra parlare di economia senza considerare che il recente ed autorevole studio targato Harvard (Reinhart e Rogoff, 2010) che giustifica le misure di austerity messe in campo dall'Unione europea è stato smentito dal dottorando Thomas Herndon e dagli stessi autori.
Colpa o dolo?
Il mantra delle “riforme” mira a cambiare la Carta Costituzionale per ottenere la «massima estensione e concentrazione della proprietà privata, producendo involuzione politica, sociale e culturale», la «riduzione di ogni rapporto umano allo scambio di mercato» (Ugo Mattei, “Contro riforme”, 2013).
A questo punto, visto anche il fermento che si riscontra in tutta Italia, reputiamo opportuno cercare di creare un'aggregazione di tutte quelle realtà che si impegnano sul territorio in difesa dei diritti fondamentali e della dignità dei cittadini.
Vediamo la necessità di cambiare radicalmente i postulati che indicano la strada alla politica, sostituendo la centralità dei mercati con la centralità dell'individuo e della comunità: diritto all'istruzione, alla salute, al lavoro non sono negoziabili; la trasparenza delle istituzioni e la partecipazione democratica alle decisioni sono caratteri imprescindibili per la maturità di un Paese.
I partiti che un tempo erano portatori di questi principi sono spariti, spazzati via dalla rincorsa al PIL e dagli accordi fatti in nome dell'interesse privato.
È giunto il momento di fare uno sforzo collettivo per creare una nuova base, un substrato su cui innalzare una proposta politica in funzione di e costituita da cittadini.
Un raggruppamento che non basi la propria esistenza su una persona di riferimento (come è successo per il M5S o Rivoluzione Civile), bensì su assemblee territoriali che portino avanti discussioni e propongano soluzioni per le problematiche che oggi rendono drammatica la situazione italiana.