sabato 28 febbraio 2015

Riforma della Costituzione


Lettera aperta inviata il 25 febbraio 2015 alla segreteria pistoiese del Pd

e per conoscenza:

ai Gruppi Consiliari
al Comitato per la Difesa della Costituzione Pistoia


Siamo un gruppo di persone che a suo tempo si sono riconosciute nella Lista Civica Ecologista Per un’altra Pistoia.

La riforma della Costituzione da parte del Pd ci spinge a confrontarci con gli iscritti locali del partito, per capire come sia possibile per questi conciliare il carattere “democratico” con la deriva autoritaria e oligarchica cui assistiamo.

Le critiche che muoviamo sono le seguenti:

 • essendo l’attuale Parlamento eletto attraverso una legge elettorale che la Corte Suprema ha dichiarato non costituzionale, esso non ha titolo per mettere mano alla riforma della Costituzione; suo compito sarebbe produrre una nuova legge elettorale rispettosa della Costituzione con la quale si dovrebbe procedere al voto e conseguentemente insediare un Parlamento pienamente legittimo;
 • l’attuale Costituzione è stata stilata da tutte le forze politiche attraverso discussioni serie e prolungate, perché trattandosi della legge fondamentale dello Stato non poteva rispecchiare una sola parte politica. Oggi assistiamo invece a una corsa sconsiderata (il “turbo”) da parte di un partito solo. Ci permettiamo inoltre di far notare che la levatura dei padri costituenti non è neppure paragonabile al basso profilo culturale e morale dei nuovi;
 • rileviamo che il nuovo Senato, come è già avvenuto per le province, di fatto toglie a noi elettori la possibilità di esprimerci col voto e tutto viene ricondotto ai partiti più grandi, di fatto escludendo il ruolo dei partiti minori: questa non è democrazia;
 • tutto ciò che costituisce il fondamento della Repubblica in questo periodo è stato ribaltato, eliminando ad esempio il ruolo del Parlamento, dove dovrebbe esserci il massimo di discussione, mentre invece passa il metodo del “canguro”, senza parlare del continuo svilimento della Magistratura. Noi riteniamo che la divisione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sia il fondamento della democrazia.

Ci sembra impossibile che tutto il Pd sia così stravolto rispetto a quella che è stata la sua storia e chiediamo un’assemblea pubblica nella quale gli iscritti a questo partito possano chiarire il loro pensiero.

Vi preghiamo di indicarci le vostre disponibilità per una pubblica assemblea e ringraziamo per la celerità della risposta.

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