giovedì 25 luglio 2013

Trasparenza e partecipazione


La giunta comunale ha licenziato il piano di sistemazione per l’area del nuovo presidio ospedaliero.

Secondo il comunicato del Comune di Pistoia:

«l’accordo di programma [per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero, ndr] prevede che siano subordinati alla redazione del piano gli interventi di messa in sicurezza idraulica del torrente Brusigliano, il completamento della viabilità di accesso al nuovo ospedale, le opere di mitigazione del rumore a cura dell’ufficio tecnico del Genio civile di Pistoia, la cassa di espansione nell’area di “Bosco in città”, lo spostamento del campo nomadi del torrente Brusigliano, la sistemazione e la messa in sicurezza dell’argine del torrente Ombrone a cura del Genio civile e gli interventi di messa in sicurezza idraulica del torrente Brusigliano a cura del Comune.»

Per la verità, nell'accordo di programma si leggeva che la messa in funzione dell'ospedale era da subordinare alla realizzazione di tutte le opere necessarie a rendere l'area fruibile, cosa che chiaramente non è accaduta.
NOTA: tra le opere previste come prioritarie e non realizzate (e neppure rammentate dall'ufficio stampa del Comune) c'era la bonifica del torrente Brusigliano, ad oggi notevolmente inquinato da scarichi fognari provenienti dalla zona ovest di Pistoia.

Continua il comunicato del Comune:

«Il piano, dunque, avrebbe dovuto essere approvato prima dell’esecuzione dei progetti, ma i procedimenti amministrativi attivati dall’allora responsabile del procedimento non hanno tenuto conto di tale prescrizione.»

NOME e COGNOME del responsabile, grazie.
E MOTIVAZIONE del perché le prescrizioni non sono state tenute in considerazione.

«Con la nuova Amministrazione, il successivo – e attuale - responsabile del procedimento ha, dunque, bloccato l’avvio delle opere non ancora iniziate [...] per procedere alla preliminare approvazione del Piano»

Anche qui, NOME e COGNOME.


Per completezza dell'informazione.

«Per il Comune di Pistoia, il responsabile unico del procedimento era l’ingegner Marcello Evangelisti. [...] A seguito dell’indagine della magistratura, sfociata nei provvedimenti giudiziari del 11 giugno dello scorso anno che hanno coinvolto il responsabile del procedimento, il direttore dei lavori ed entrambe le aziende esecutrici dell’opera, è stato affidato il ruolo di responsabile del procedimento all’architetto Francesco Bragagnolo»


E per dirla tutta, un incontro con l'arch. Bragagnolo e l'ass. Tuci è stato fatto il 12 giugno in merito alla bonifica del Brusigliano; la prevista cassa di espansione infatti, nelle attuali condizioni, significherebbe dare libero sfogo ad una fogna in un parco (o meglio, in ciò che da 10 anni avrebbe dovuto essere un parco cittadino).
Durante tale incontro l'architetto ci aveva promesso copia del progetto della cassa d'espansione. Dopo tre mail di sollecito ancora non abbiamo avuto alcuna risposta, e quindi il quarto sollecito lo facciamo con questo comunicato.

Questo è il dialogo che l'Amministrazione ha con la cittadinanza?
Notizie incomplete e false promesse?

lunedì 15 luglio 2013

«Pagherò quando sarà caldo»


Il nastro tricolore è stato tagliato.


C'erano la banda, il coro, gli sbandieratori.
C'erano i politici, qualche tecnico, i "decisori".
C'erano i cittadini, le lavoratrici col dubbio sul domani.
E c'erano le voci.
“Ma manca la roba, è pronto a metà. Perché hanno anticipato l'apertura?”
“Perché Rossi il 25 è in vacanza”
“No, perché stanno per arrestare ... e questo avrebbe rovinato l'inaugurazione”

Solo voci, per carità, ma che dimostrano quanto il cittadino medio sia convinto che l'interesse principale non sia quello dell'utente.

E poi ci si chiede: “Ma se le idrovore smettessero di lavorare, in quanto tempo si riempirebbe d'acqua l'ospedale?”
“Ma perché non l'hanno fatto nell'area ex-Pallavicini?”
“Perché Rossi, presidente degli alluvionati, è così contento che abbiano costruito un ospedale in area di pertinenza fluviale?”
...in effetti, il rapporto del presidente con l'idrologia è un po' dubbio (si veda la legge 21/2012 e cosa è consentito costruire in aree a rischio idraulico molto elevato).

Le domande continuano.
“Questi sono gli ascensori che hanno cambiato perché le barelle non ci entravano?”
“Ma il Brusigliano è sempre una fogna? Non dovevano ripulirlo prima di aprire l'ospedale?”
“Hai sentito che tagliano il personale?”


È stato quasi surreale un passaggio del discorso del presidente Rossi, dove si schierava nettamente a favore della sanità pubblica perché è un «bene comune, come l'acqua, l'aria, il clima; le amministrazioni devono tutelare i beni comuni contro le speculazioni, le privatizzazioni, ...».
La memoria torna al referendum sull'acqua e a come il PD si fosse schierato nettamente contro, salvo fare un cambio di rotta all'ultimo momento per seguire il proprio elettorato (ricordiamo tutti la risposta di Veltroni a padre Zanotelli in merito all'acqua pubblica, no? E le posizioni di D'Alema, o del sindaco di Torino Chiamparino, o di quello di firenze Domenici, o di quello di Pistoia Berti...).
Per cercare un'opposizione alle privatizzazioni di aziende o servizi bisogna rivolgersi verso i movimenti, non certo verso i partiti, eppure... eppure dalle parole di Rossi sembra che il PD sia alfiere dei beni comuni.
Poi si torna nella realtà, e al centro commerciale legato da sempre indissolubilmente all'ospedale.
Si ripensa all'area sbandierata per comunale, ma per la quale si è dovuto comunque pagare.
O alla gestione privata che, come è stato ricordato, perdurerà per altri 19 anni.


È faticoso dovere, ancora una volta, mettere in fila tutte le criticità.
Ricorderemo solo, a titolo d'esempio, che la fogna Brusigliano ancora non è stata bonificata (tradendo quindi l'accordo di programma che prevedeva un rivoletto bucolico accanto al nuovo presidio ospedaliero) e anzi si programma di realizzarvi una cassa d'espansione per trattenere i liquami nel Bosco in Città (che da 10 anni avrebbe dovuto essere un parco cittadino); maggiori dettagli in merito quando avremo la possibilità di verificare il progetto nella sua completezza, documento (non ancora pervenuto) promessoci il 12 giugno dall'architetto Bragagnolo, dirigente del Comune di Pistoia, durante un incontro apposito cui era presente anche l'assessore Tuci.


Esemplare l'impossibilità, il giorno dell'inaugurazione, di accedere senza automobile, dettaglio che ha portato alla situazione paradossale di una donna fermata dai vigili, identificata e trattenuta in zona perché intenzionata a tornare a casa a piedi. Avendo un tutore al braccio non poteva guidare.


Per ultimo un commento che è parso il più esemplificativo:

«A sentir parlare loro sembra che vada tutto bene...»

giovedì 13 giugno 2013

Cassa d'espansione ai laghi Primavera


Il progetto della cassa di espansione ai Laghi Primavera volto a ridurre il rischio alluvione per il Nuovo Ospedale e la piana prevede un grande invaso di 600.000 metri cubi nella zona dei laghi, che verranno trasformati in uno solo scavando fra l'uno e l'altro.

Il materiale per gli argini che mancherà verrà prelevato dalla diga del Bacino di Gello con 250 viaggi al giorno per 350 giorni lavorativi fra Gello e Pistoia ovest sulla tangenziale.

Verrà costruito uno sbarramento di 90 metri sull'Ombrone ( da argine ad argine) e alto da 4 a 6.50 metri per poter mandare l'acqua di piena nella cassa superando l'argine attuale.
Forse si poteva progettare qualcosa di meno invasivo per ridurre il rischio idraulico per il Nuovo Ospedale e le zone critiche della piana.

Si stravolgerà una zona “verde” che difficilmente tornerà ad essere fruibile come adesso, sia come area ricreativa che in funzione della pesca sportiva, attività che in zona porta, nel corso dell'anno, alcune migliaia di partecipanti a gare anche internazionali che hanno ricadute economiche per la città.

Sarebbe opportuno considerare che i problemi di esondazione avvengono in particolare lungo torrenti e fossi che raccolgono le acque di zone a vivaio. Ripristinare la capacità di accumulo idrico dei vivai, limitandone l'impermeabilizzazione e la copertura a ghiaia, darebbe un contributo alla messa in sicurezza del territorio.

Parallelamente, è necessario ricordare che la recente legge regionale sul rischio idraulico (L.R. 21/2012) consente l'edificazione in aree classificate come “a rischio idraulico molto elevato”, di fatto limitando di molto l'efficacia di ogni opera di prevenzione.

Oltre a ciò sembra che ci siano casse, nella zona di Agliana, mai utilizzate perché coltivate a vivaio e costerebbe molto pagare i danni dovuti ad allagamento. Si verificherà la stessa cosa anche ai Laghi Primavera, dove buona parte delle casse è occupata da attività vivaistica?

Concludiamo con una considerazione amara: per la salvaguardia del Nuovo Ospedale forse la soluzione migliore sarebbe stata il costruirlo altrove, in zona più sicura.

venerdì 31 maggio 2013

Bosco in Città: ...?


Da oltre dieci anni la città aspetta che venga resa disponibile a famiglie, bambini, anziani l’area a sud di via Nazario Sauro denominata

BOSCO IN CITTÀ

sappiamo che ancora non c’è stato il passaggio di proprietà dalla società Elaya al Comune

constatiamo che la situazione dell’area è quella di un bosco a baccano impraticabile

 sappiamo che l’Amministrazione deve far fronte ad un contratto capestro oneroso


— constatiamo che non arrivano notizie di sviluppi

— sappiamo che il Brusigliano è una fogna a cielo aperto che raccoglie gli scarichi di

Pistoia ovest e che doveva essere risanato per salvaguardare il nuovo ospedale

— constatiamo che niente è stato fatto in merito e che la prossima estate allieterà ancora gli abitanti della zona con odori nauseanti

— sappiamo che è prevista la costruzione di una cassa di espansione nel Bosco in Città per salvare l’ospedale dalle piene del Brusigliano

— constatiamo che è un’ottima trovata per dimostrare ai Pistoiesi come valorizzare i liquami

— sappiamo che fognature e depurazione rappresentano il 33% della bolletta Publiacqua


— constatiamo che se il servizio manca devono essere restituiti i soldi non dovuti


Un anno fa chiedevamo le stesse cose e ci fu risposto di dare il tempo

all’Amministrazione di fare i passi necessari



Al Sindaco di Pistoia chiediamo
precise risposte sul futuro Parco e sul Brusigliano


mercoledì 22 maggio 2013

Politica privata?


Art. 49 – Costituzione della Repubblica Italiana

«Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.»


Secondo Anna Finocchiaro, Luigi Enrico Zanda, Nicola Latorre, Felice Casson e Carlo Pegorer questo significherebbe che soltanto i partiti definiti da una personalità giuridica hanno diritto a fare politica:

«L'acquisizione della personalità giuridica e la publicazione dello statuto nella Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'articolo 8 costituiscono condizione per poter partecipare alle competizioni ufficiali»
– art. 6, c. 1, DDL 22 marzo 2013 n. 260


Il senso dell'articolo 49 è a mio avviso differente: a nessuno può essere negata la possibilità di incidere sulla politica entrando a far parte di un partito.
La differenza è abissale, soprattuto nella concezione di democraticità.
Mentre la prima interpretazione cerca di mettere le briglie alla partecipazione politica, la seconda tende ad eliminare i rischi di marginalizzazione di questo o quel cittadino. Anche guardando all'impostazione della Carta Costituzionale vedrei questa seconda interpretazione più in linea con gli intenti dei Padri Costituenti.


Leggo una dichiarazione di Zanda:
«Sono stupito, mi sembra una polemica del tutto strumentale», dice il presidente dei senatori democratici, perché si tratta di un testo «che ho sottoscritto per migliorare l'ordinamento, non per punire questo o quel partito o per far danno a qualcuno. [...]»

Anch'io sono stupito: in che Paese vive Zanda? Non ha fatto caso a quante liste civiche si sono presentate (soprattutto ultimamente) alle elezioni da 40 anni a questa parte?
Nella sola Pistoia delle amministrative 2012 un simile provvedimento avrebbe visto l'eliminazione dalla competizione elettorale di 8 gruppi su 17, rappresentanza del 30% dei votanti, 9 consiglieri.
Questo nel nome della democrazia?

È dalla nascita del PD che chiedo quale concetto abbiano di “democrazia”, fino da quelle prime primarie pubblicizzate con l'ossimoro «Sono democratico PERCIÒ decido io».
Una sola risposta diretta, datata 2007: «Qualcuno cerca di travisare il significato della parola».
Purtroppo, tante sono le conferme indirette.


Altre dichiarazioni (Alessandra Moretti, Paolo Guerrieri, la stessa Finocchiaro) sostengono che la norma servirebbe a dare trasparenza ai partiti, a favorirne la democrazia interna.
Tali argomentazioni esulano dalla critica:

si vuole impedire che singoli cittadini facciano politica dall'esterno di un apparato.

PERCHÉ?

domenica 19 maggio 2013

“Vita Indipendente”


sabato 8 giugno

presso la

Fabbrica delle Emozioni

dalle ore 10 alle 13

il Centro Studi e Documentazione sull'Handicap promuove


“Vita Indipendente”


convegno / tavola rotonda sulle prospettive future del servizio
con la partecipazione dei rappresentanti degli Enti locali


l'invito a partecipare è rivolto a tutti

COMUNICATO STAMPA – Movimento NO TAV


Tre giorni continui di attacchi mediatici e politici alla Valle di Susa e al movimento no tav. Proviamo per punti a raccontare la cruda realtà:

- L'azione di lunedì notte non è stata rivendicata, le uniche notizie che rimbalzano sui giornali arrivano direttamente dalla questura e dall'interno del cantiere.

- La realtà è che non ci sono stati feriti e l'atta...cco è avvenuto alle cose e non alle persone. Un compressore annerito è l'unico "ferito". Un po' poco per giustificare un "tentato omicidio" a meno che anche il compressore sia considerato un operaio del cantiere.

- Quando il ministro degli interni Alfano, seguito dal solito coro bipartisan, parla "di atto terroristico e "ricerca del morto" o non sa di cosa parla o lo sa benissimo e falsifica deliberatamente i fatti reali, usando lui sì, toni terroristici.

-Noi temiamo che qualche povero cristo ci lascerà davvero le penne immolato sull'altare della "ragion di stato" e non per mano dei NO TAV, ma per cancellare i NO TAV dalla Storia e tutto questo ricorda maledettamente la "strategia della tensione" degli anni '70 e 80.

- Ribadiamo che il tagliare le reti e il colpire macchinari sono azioni non violente. 

- Il giorno dopo l'azione il piccolo presido no tav a ridosso delle reti è stato completamente devastato (da chi? visto che lì o ci sono i no tav o le forze dell'ordine?)... ma nessuno chiaramente ne parla...

- Ci chiediamo dove siano stati i ministri in questione che oggi sputano dure sentenze, quando le forze dell'ordine picchiavano e lanciavano lacrimogeni contro manifestanti inermi.

- Ci chiediamo dove fosse lo Stato quando la polizia compì un tentato omicidio durante lo sgombero della baita Clarea nel febbraio 2012, senza neanche fermare i lavori.

- Denunciamo come pretestuosa e intimidatoria la richiesta del senatore Stefano Espositodi procedere contro il giornalista Fabrizio Salmoni per “Istigazione a delinquere e minacce”, per il suo articolo “C’è lavoratore e lavoratore: per esempio ci sono i crumiri”, ampiamente ripresa dai giornali e TV, mistificando il reale contenuto dell’articolo.

- Il ministro degli interni dovrebbe preoccuparsi delle ditte che lavorano all'interno del cantiere: l'altro ieri è arrivata la Pato Perforazioni di Rovigo: ditta a cui il 13 marzo è stata tolta la certificazione antimafia e guarda caso adesso lavora al cantiere della Maddalena aggiungendosi alle già molte altre ditte che hanno subito condanne in via definitiva per bancarotta fraudolenta, tangenti..ecc ecc.

-Così facendo svendono la nostra terra ai soliti mafiosi impuniti, sono complici della distruzione irreversibile della Val Clarea e in altre porzioni della valle, infischiandosene della vita e del futuro di chi la abita.

- Se pensano di intimorirci con le loro dichiarazioni roboanti si sbagliano. Noi a Chiomonte continueremo ad andarci e inizieremo da venerdì con l' inizio della tre giorni di campeggio, che è un anticipo della lunga estate di lotta che il movimento no tav sta organizzando

16 maggio 2013
Movimento No Tav