domenica 30 dicembre 2012

Lettera aperta ad Antonio Ingroia

“Cambiare Si Può” doveva essere un'altra cosa.


Una cosa diversa dai grandi partiti che guardano dall'alto dei sondaggi e anche da quelli piccoli che (sotto un nuovo nome) vorrebbero riproporre le vecchie facce, come pure da ciò che oggi il magistrato Ingroia (degnissima persona) propone ai cittadini italiani.


Una cosa “altra”, partecipata e democratica.

Sicuramente con molti limiti, ma con il grande pregio di non doversi piegare alla matematica elettorale (“quale parola, quale simbolo, quale vana promessa mi porterà più voti?”) o ai personalismi.
Per questo quando ho visto il nuovo simbolo elettorale ho provato una cocente delusione e la necessità di scrivere una lettera aperta al magistrato novello politico.


Per chi volesse perdere due minuti: Lettera aperta ad Antonio Ingroia

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