lunedì 3 dicembre 2012

Liberté, egalité, fraternité

I NO TAV valsusini fermati prima a Modane, poi a Saint Jean de Maurienne, per ore dalla gendarmerie francese. Cercavano delinquenti? Armi per attentati?

No.

Cercavano (e ci sono riusciti) di non far arrivare le proteste a Lione durante l'incontro tra Monti e Hollande.

Quando i NO TAV sono finalmente arrivati si sono uniti alla protesta locale contro l'Alta Velocità (sì, anche in Francia esiste un'opposizione, anche se in Italia si dice il contrario), e insieme agli studenti francesi sono stati bloccati per ore in una piazza (e due).
Alla fine la gendarmerie ha deciso che se ne potevano andare, uno alla volta.

Tre poliziotti per ogni mezzo, a sorvegliare il rientro dei contestatori.
Per sovrappiù, negli autobus sono stati lanciati gas urticanti, senza nessun apparente motivo.


Nella libera Europa non ci si può più spostare liberamente.
Nella libera Europa non si può protestare.
Nella libera Europa...

2 commenti:

  1. Dove inizia il diritto personale e dove finisce quello altrui. Seguo sporadicamente le vicende dei NoTAV. Personalmente mi è difficile farmi una idea chiara dei fatti proprio perchè cerco prima di tutto di rispondere ad una domanda! Dove inizia il diritto personale (strettamente personale) e dove invece inizia quello del mio vicino. Tutti sappiamo quando sia inutile la TAV vista dai Valsusini e tutti invece sappiamo quanto sia necessaria una infrastruttura nuova che possa cambiare il trasporto su gomma (questione sempre più complessa) in una tipologia di trasporto meno inquinante e più dinamico. Tutti sappiamo che ogni cambiamento del passato ha sempre visto oppositori ma ad oggi questo cambiamento è servito a tutti noi e tutti noi lo usiamo senza troppi pensieri...
    Non parlo della politica negazionista a priori ma semplicemente mi pongo una domanda, la quale risposta potrebbe fungere da "spada di Damocle" come possibile risoluzione della questione. Oggi giorno ci vuole un terreno di incontro tra le parti, una tutela che sia non solo per chi vive nelle zone ma anche per chi vive tutto intorno il nostro paese. Le possibilità ci sono e sono molteplici, forse bisogna solo cercare di rispondere in maniera ferma e giusta alla domanda che mi pongo ogni qual volta vedo notizie di questo tipo!
    William

    RispondiElimina
  2. Il diritto di manifestare, il diritto di critica, il diritto di spostarsi.
    Gli accordi di Schengen dove sono finiti?
    L'articolo 16 della Costituzione italiana?

    Ben venga il terreno d'incontro, ma quando viene negato probabilmente chi non è disposto al dialogo ha qualcosa da nascondere.
    I 14 punti a favore dell'AV sottoscritti dall'attuale Governo Monti hanno rivelato inesattezze e falsità palesi, che una volta segnalate non sono mai state smentite.

    L'unico modo di fare l'opera risulta attraverso menzogne e oppressione fisica di chi dissente, compreso il segnalare ai servizi sociali chi fa volantinaggio.

    Io, anche alla luce di questi ultimi fatti, sono più che certo che sia doveroso schierarsi, e non ho dubbi su quale bandiera farò sventolare: quella di chi alle mie domande ha risposto.

    Enrico

    RispondiElimina