sabato 7 aprile 2012

 

Con un NO al TAV c'è un NO a tutto un modo di fare politica.
“Rischiamo di perdere i finanziamenti” per un'opera che non serve, mentre non riusciamo a finanziare la scuola (con finestre rotte e soffitti che crollano) e la sanità (con pazienti che muoiono in attesa); mentre i treni regionali si fermano con 5 cm di neve; mentre le pensioni calano, le tasse aumentano e si sacrificano i diritti dei lavoratori in nome dello spread.

Non si tratta di sindrome NIMBY.
Si tratta del futuro.

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